La storia dell’uomo che sbancò le roulette di Monte Carlo
Per la maggior parte di noi è un nome che dice poco. Anzi, se interrogati potremmo tranquillamente ammettere di non averlo mai sentito prima. Anche provando a scandagliare il web la situazione non migliora granché.
Perché già cominciando dal nome di battesimo e dalla scrittura esatta del cognome finiamo col ritrovarci dentro un banco di nebbia.
Stando ad alcune fonti si tratterebbe di tale William Jagger, per altre di un certo Joseph Jaggers. Tutte però sono concordi sul nickname: l’uomo che ha battuto la banca di Monte Carlo. E combaciano pure il luogo e il tempo della vicenda: il casinò di Monte Carlo nel principato di Monaco durante la seconda metà del XIX secolo.
Allora non ci resta che raccontarla…
Tutto ha inizio con un giovane inglese dello Yorkshire, meccanico oppure ingegnere. Per giorni si piazza davanti ai tavoli delle roulette. Quando la biglia termina di correre, apre un taccuino e annota il numero chiamato dal croupier. La stessa identica operazione viene ripetuta, senza mai puntare un soldo, da altri sei individui, probabilmente suoi complici.
Ben presto Jagger (o Jaggers) si accorge che alcuni valori ricorrono nelle sue annotazioni con una frequenza maggiore.
Ciò significa che puntandoci sopra del denaro, vincere sarebbe stato almeno in teoria più facile.
Alla fine della sua avventura l’inglese lascerà la sala da gioco monegasca con oltre 120.000 sterline in tasca.
Il tutto, come direbbero i prestigiatori, senza trucco e senza inganno.
Com’era stato possibile? Semplice, il giocatore aveva compreso in anticipo un meccanismo che gli avrebbe poi permesso di vincere legalmente un bel po’ di soldi: gli ingranaggi che facevano ruotare il piatto numerato di ogni singola roulette si erano lentamente, ma inesorabilmente, usurati, finendo così col modificare le probabilità d’uscita dei singoli numeri.
Un fatto del tutto naturale che, compreso di lì a poco anche dai vertici delle sale da gioco, indusse i casinò a pianificare una manutenzione regolare di tutti i tavoli e le macchine da intrattenimento.
Vera o falsa che sia questa storia, raccontata anche nel libro From the Mill to Monte Carlo, ha però ispirato il lavoro di diversi studiosi che nell’ultimo secolo hanno provato a scrivere delle equazioni in grado di prevedere il tragitto della biglia e quindi i numeri sui quali si sarebbe fermata.
Calcoli che però non compie chi gioca con le migliori roulette dei casinò online autorizzati dall’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Un pubblico sempre più numeroso stando alle ultime cifre rese note da Agimeg, l’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco. Nei primi 7 mesi del 2018, difatti, gli italiani hanno speso nei casinò games online oltre 400 milioni di euro. Un valore superiore a quello registrato nello stesso periodo del 2017 di oltre il venti punti percentuale.
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